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Dici sempre sì anche quando vorresti dire no? L’assertività ti aiuta a comunicare con rispetto e autostima. Ecco cosa dice la scienza.

  • Cristina Moro
  • 24 set
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 25 set


assertività, comunicazione assertiva, autostima e benessere psicologico

Cos’è l’assertività e perché è importante per la nostra autostima?


Quante volte ci capita di dire “sì” quando vorremmo dire “no”?


O al contrario, di reagire con rabbia e aggressività quando ci sentiamo messi alle strette?



La maggior parte di noi oscilla tra questi due estremi.

L’assertività rappresenta una terza via: la capacità di esprimere i propri pensieri, emozioni e bisogni in modo chiaro e rispettoso, senza calpestare quelli degli altri.

L’assertività non è un semplice stile comunicativo, ma un vero indicatore di autostima sana.


Che cos’è l’assertività?

L’assertività è la capacità di comunicare in maniera diretta, sincera e rispettosa.

Significa dire ciò che pensiamo o sentiamo senza cadere nella passività (subire, reprimere, tacere) né scivolare nell’aggressività (imporre, attaccare, svalutare).

In altre parole, essere assertivi vuol dire difendere i propri diritti senza violare quelli degli altri.


Questa abilità non è una dote innata: si può imparare e allenare attraverso esercizi, riflessione e pratica quotidiana.



Assertività, autostima e benessere psicologico.

L'’assertività nasce da una sana autostima: se ci riconosciamo valore e dignità, ci sentiamo legittimati a esprimere i nostri pensieri e a porre limiti.


La ricerca scientifica ha dimostrato che esiste un legame forte tra assertività, autostima e salute mentale.

Autostima: affermare i propri bisogni senza vergogna o paura rafforza l’immagine di sé. Persone più assertive mostrano livelli più alti di autostima e percepiscono maggiore controllo sulle proprie vite (Speed et al., 2017).

Ansia e depressione: dire “no” senza sentirsi in colpa libera energia mentale e fisica. La mancanza di assertività è associata a sintomi ansiosi e depressivi più elevati, mentre l’allenamento assertivo riduce questi disturbi (Vagos & Pereira, 2010).

Stress: programmi di training assertivo per professionisti sanitari hanno ridotto lo stress percepito e migliorato la gestione dei conflitti (Sharma et al., 2019).

Relazioni interpersonali: il rispetto reciproco diventa la base della comunicazione. Comunicare in modo diretto evita fraintendimenti e conflitti latenti. Un buon livello di assertività è collegato a relazioni più soddisfacenti e stabili (Peneva & Mavrodiev, 2013). Si gestiscono meglio i conflitti e le pressioni sociali: l’assertività permette di affrontare divergenze senza sopraffare né subire.



Perché non siamo sempre assertivi?

Molti di noi faticano a essere assertivi perché portano con sé credenze e paure radicate, come:

“Se dico di no, deluderò gli altri”;

“Se esprimo un bisogno, sarò egoista”;

“Se mostro le mie emozioni, sembrerò debole”.


Queste convinzioni spingono verso due atteggiamenti opposti: la passività (rinunciare a esprimersi, accettare tutto) o l’aggressività (reagire con durezza per difendersi).

Entrambe le modalità minano l’autostima: la passività la riduce, l’aggressività la maschera ma non la rafforza.



Un esempio concreto

Immaginiamo questa situazione:

un collega ti chiede di prendere in carico un compito che non ti spetta.


Risposta passiva: “Va bene, ci penso io” (ma dentro provi frustrazione).

Risposta aggressiva: “Non ci penso nemmeno, arrangiati!” (rischi di rovinare il rapporto). Risposta assertiva: “Capisco che tu sia in difficoltà, ma non posso occuparmene perché ho già altre responsabilità. Possiamo valutare insieme una soluzione alternativa?”


La terza opzione rispetta te stesso e l’altro, senza conflitto e senza rinuncia.




Conclusione


Essere assertivi significa imparare a comunicare con autenticità e rispetto, coltivando relazioni più sane e rafforzando l’autostima.

Non è un obiettivo irraggiungibile: è un’abilità che si può apprendere passo dopo passo, con esercizi mirati e con l’aiuto di un professionista quando necessario.


Nei prossimi articoli vedremo come l’assertività si collega alle emozioni, ai bisogni e a tecniche pratiche che possiamo usare ogni giorno.


Imparare a essere assertivi significa scegliere di comunicare con autenticità e rispetto, creando relazioni più sane e una vita interiore più equilibrata.





Bibliografia:

Peneva, I., & Mavrodiev, S. (2013). A historical approach to assertiveness. Psychological Thought, 6(1), 3–26.

Sharma, R., Jain, A., & Singh, S. (2019). Impact of assertiveness training on self-esteem and stress among nurses. Indian Journal of Community Medicine, 44(2), 186–189.

Speed, B. C., Goldstein, B. L., & Goldfried, M. R. (2017). Assertiveness training: A forgotten evidence-based treatment. Clinical Psychology: Science and Practice, 25(1), e12216.

Vagos, P., & Pereira, A. (2010). Cognitive mediation of assertiveness: The role of self-talk. European Journal of Psychology of Education, 25(4), 483–499.

Cristina Moro I Psicoterapia Individuale e di Coppia in italiano a Barcellona
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